Il percorso si pone quindi tre obiettivi specifici:
Preparazione al colloquio clinico – il percorso universitario è ricco di nozioni e variegato nella presentazione dei vari approcci psicologici, ma manca il “fare”, lo sperimentarsi in quella che diverrà, una volta superato l’Esame di Stato, la professione di psicologo: abbiamo quindi pensato che il tirocinio può essere un’ottima occasione per cimentarsi in colloqui di ascolto e sostegno all’interno di un contesto sicuro in modo che gli studenti si sperimentino in brevi colloqui tra loro, sviluppando e migliorando le proprie competenze di ascolto e supporto, così come di orientamento e riformulazione;
Crescita e sviluppo personale – “fare esperienza” sostiene la crescita e lo sviluppo personale: più conoscenza abbiamo di noi stessi, maggiormente sapremo comprendere cosa accade nella relazione con un paziente; noi siamo strumento di noi stessi, è dunque necessario conoscerci, utilizzare le nostre risorse come sfondo, riconoscere i nostri limiti per non proiettare sull’altro le nostre difficoltà;
Preparazione teorica - la cornice teorica di riferimento è chiaramente la Terapia della Gestalt della quale vengono affrontate le basi teoriche quali l’approccio fenomenologico, esperienziale, olistico ed esistenzialista, la psicologia della gestalt, (la dinamica figura/sfondo, la lettura dei fenomeni in termini di campo), la teoria del Sé, il ciclo di contatto, le interruzioni di contatto e i processi di identificazione e di alienazione.